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Chiedi alla polvere
Aggiornamento: 21 ott 2018
Smettila di guardarti vivere. Vivi e basta.
Ci sono romanzi a cui dovere qualcosa. Chiedi alla polvere di John Fante edito da Einaudi è uno di questi. Non tanto perché sia stato un totem intorno al quale abbia intonato i miei giovanili canti di guerra, quanto perché mi ha confermato come talune passioni possano renderti un individuo peggiore.
Il giovane Arturo Bandini vuole essere uno scrittore. Delega a un presunto talento il senso stesso della sua vita, dei suoi amori, della propria fede. Non credo Dio sia diventato tale per il solo fatto di essersi reso conto di avere dei super-poteri. Quelli sono uno strumento, una responsabilità, ma l'autenticità è il fine. Vivere non è rappresentazione, ma il bisogno a cui sottende.
La scrittura in generale pretende di cristallizzare il fluire della vita e raccontarlo secondo un punto di vista. Peggio ancora: chi pretende di raccontare sé stesso, finisce per rendere la propria vita una recita continua ad uso della narrazione. Un abisso, un loop, chiamatelo come volete. Ci sono passato pure io, capita persino al jazz quando pretende (lui che è musica, vita dal vivo sempre nuova) di divenire registrazione. Di My Favourite things di John Coltrane esistono probabilmente decine di versioni, ognuna simile, ognuna intenzionalmente diversa, perché la vita è un fluire incessante di note. Non esiste un disco, non un libro, non esiste Arturo Bandini fintanto che pretende di scrivere, fintanto che pretende di considerare seriamente il proprio talento.
Ognuno di noi non è le facce da fotografo che quotidianamente fa (vedi Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders). Ognuno di noi è semplicemente vivere, senza mai fermarsi a raccontare, a cercare di spiegare o, peggio, rappresentare. Questo è il nodo del narrare che può essere superato solo grazie all'allusione. Pure Dio alludeva all'universo, mica si è fermato a costruirlo nel dettaglio. Pure io che parlo di Chiedi alla Polvere senza parlarne e ve lo consiglio senza consigliarvelo. Per comprendere davvero, per non essere volgari e ottusi, in questa vita alludete soltanto.
Cos'è Chiedi alla polvere? Lo definirei il romanzo delle passioni di Arturo Bandini. Quella per la scrittura, che lo spinge per le strade di Los Angeles in cerca di vita da mettere sulla pagina. E quella amorosa, che lo porta a intrecciare una relazione fatta di ossessione, tradimenti e cuori feriti con una giovane cameriera messicana. Considerato a buon titolo il capolavoro di John Fante. Uno dei grandi libri della letteratura americana del novecento.
Una citazione di Chiedi alla polvere? "Bandini, intervistato prima della sua partenza per la Svezia dichiara: - Ho un consiglio molto semplice da dare a tutti i giovani scrittori. Non tiratevi mai indietro di fronte a una nuova esperienza. Vivete la vita fino in fondo, prendetela di petto, non lasciatevi sfuggire nulla." Si prende in giro, Bandini, mentre immagina di ricevere il Nobel dopo essere stato nella polvere e, pure mentre si prende in giro, recita. Buona lettura.
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