LIBRI A CASO
CHE POSSONO CAMBIARE UNA VITA
Quali sono i libri da leggere assolutamente nella vita? Quali i migliori romanzi o le novità da non perdere? Fossi in voi me ne fregherei allegramente. Un libro vi riconosce, vi scova per caso. Anche quelli sbagliati, perché in ognuno di essi c'è una scheggia, un vuoto e un pieno che vi occorrono per diventare quelli che siete. La lettura è in fondo un gioco magico di composizione e scomposizione della personalità. La lettura è godimento leggero come bere una vodka Kauffman, fumare un Cohiba o altro che potete immaginare da soli (troppo da soli fa male). Quel che è certo è che ognuno ha i propri romanzi della vita e che lo stesso libro letto nel momento sbagliato non sarà mai il faro o l'ombra di cui avete bisogno. Questi sono quelli che personalmente metto nello scaffale sacro, il posto in cui la mia anima pigra respira e acquisisce consapevolezza coltivando l'illusoria sensazione che basti un negroni per capire Dio e tutti i casini che quotidianamente combina.




Libri da leggere assolutamente (prima di vivere)
Solo per lettori disordinati
Credo che la definizione libri da leggere assolutamente almeno una volta nella vita o romanzi da leggere prima di morire siano essenzialmente claim per impresa di pompe funebri. Preferisco, quindi, parlare di libri che aiutano a migliorarti, a farti avere una vita sentimentale e sessuale più ricca e che, soprattutto, valgono il tempo sottratto al semplice vivere. Di seguito un modesto elenco dei titoli che preferisco, casuale persino nell'ordine, senza una traccia comune se non il fatto che somigliano a chi li ha letti. Essendo una booklist o elenco di libri casuale e cialtrone puoi considerare e modificare il tutto a piacimento. Buona lettura!
Casse-Pipe di Louis Ferdinand Celine
Tutte le poesie di Giorgio Caproni
L'eternauta di Héctor Oesterheld
Viaggio al termine della notte di Louis Ferdinand Celine
Notturno indiano - Antonio Tabucchi
L'angelo nero di Antonio Tabucchi
Chiedi alla polvere di John Fante
Fantozzi contro tutti di Paolo Villaggio
Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll
I sotterranei di Jack Kerouac
La Coscienza di Zeno di Italo Svevo
Battuti & Beati (I beat raccontati dai beat con prefazione di Fernanda Pivano) di AA.VV.
La Fattoria degli Animali di George Orwell
Dylan Dog di Tiziano Sclavi
Il Barone Rampante di Italo Calvino
Gli Indifferenti di Alberto Moravia
I mandarini di Simone de Beauvoir
Il Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello
La noia di J. P. Sartre
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I ROMANZO CLASSICI DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE (FORSE)
Naturally Curious
Venghino signori! Libri classici da leggere assolutamente! Quante volte un parente o un amico ha preteso di guidarti nella scelta del romanzo perfetto, guardandoti come un malato di fronte al tuo esitante "non l'ho letto"?
Ma davvero vuoi leggere i preferiti tra i libri classici? Veramente desideri una lista precompilata di volumi che abbiano emozionato degli sconosciuti così da non sprecare neanche un istante del tuo prezioso tempo alla ricerca di ciò che davvero possa incuriosirti? Va bene, ti prendo in parola. Ecco per te la selezione di romanzi classici che tutti dovrebbero leggere, perché consigliati dal sottoscritto!
Ha molto di ridicolo una frase del genere, così come il solo pensare che questi romanzi dovrebbero essere letti semplicemente perché hanno costituito fonte d'ispirazione della mia stesa vita e fondamenta del romanzo "Chiedi a Coltrane" (che ho scritto e che ti consiglio di leggere se sei interessato ad alcol, jazz, amori ed altre bagatelle). Nell'attesa leggi la mia recensione di Notturno Indiano di Antonio Tabucchi.
L'elenco dei libri classici da leggere almeno una volta nella vita non esiste e non potrà mai essere. Usa, quindi, questa lista come uno spunto da prendere con sano distacco, annusa se c'è qualcosa che possa mai interessarti per approfondire autori o temi che ti stanno a cuore.
Sono un ignorante e un discontinuo, per cui le mie scelte letterarie sono ondivaghe, incoerenti, frutto del caso e non certo di una solida cultura.
In queste pagine troverai, quindi, i libri che secondo il mio metro di giudizio sono da non perdere non perché siano divenuti i più letti o abbiano saputo entusiasmare il pubblico, bensì perché hanno costituito la mia libreria personale, il mio elenco di libri classici, il viaggio migliore, laddove non ho scovato posti nuovi ma me stesso.
Per arrivare a questi sono inevitabilmente passato attraverso incidenti, ma ognuna di tali false piste ha identificato in modo sempre più netto il mio mondo. Provo, quindi, particolare piacere nel citarti alcuni dei libri, probabilmente bellissimi, che non mi sono piaciuti quali Bruce Chatwin con il suo In Patagonia o Luis Ferdinand Celine (che pure amo) con Guignol's Band I e II o Gente di Dublino di James Joyce e Post Office di Charles Bukowsky, così come Julio Cortazar col suo Bestiario. E potrei continuare ancora, ma poi finireste per odiarmi. Buona lettura.

Melville racconta l'ossessivo inseguimento a Moby Dick come se si trattasse di un confronto con Dio, con l'inconscio, col mare inteso come spazio metafisico, con i propri fantasmi. E lo fa con stile moderno, aggressivo senza esimersi da digressioni e descrizioni epiche. Qualcosa, date le mie di ossessioni, che mi ha ricordato Ascension, l'ultimo febbricitante, spirituale, capitolo di John Coltrane. Se l'uno fu ascesa, sebbene dolorosa e lacerante, il capolavoro di Melville fu la cronaca di un'autodistruzione. All'epoca, quando amavo lo stile dei Dark più puri, questo era il romanzo con cui sfidare il mondo.
Moby Dick - Herman Melville

Notturno Indiano, Antonio Tabucchi
Come fu che mi feci odiare dal mio scrittore preferito
Amo Tabucchi per la sua capacità di descrivere il vuoto. La realtà stessa che viviamo è essenzialmente fatta di ciò che non è, piuttosto che dell'ingombro di cose e persone. Non pretende di descrivere, ma è consapevole che l'allusione sia la sola via alla saggezza o, almeno, ad evitare la volgarità. L'assenza non spezza la dicotomia tra male e bene, il buio non è assenza di luce, ma parte stessa della nostra vita, è un vuoto che abita la stessa realtà. Credo, quindi, che la sua sensibilità fosse infinitamente congeniale alla mia di giovane uomo, credo che i suoi siano romanzi da leggere assolutamente. Per questo fatico ancora oggi a capire perché decisi di scrivergli una lettera nella quale lo accusavo di essere gelido, mai incline a partecipare davvero l'emotività dei suoi personaggi, avvolgendo ogni storia in una sorta di bolsa rappresentazione borghese. Credo volessi essenzialmente provocarlo. Credo di essere stato solo un ambizioso velleitario, uno di quelli che parla, parla e non combina niente. Notturno Indiano è probabilmente il miglior romanzo di Antonio Tabucchi. Un viaggio filosofico e personale alla ricerca dell'essenza. L'India che vive in questo prezioso, piccolo libro è la vera rappresentazione dell'universo o, forse, della nostra stessa anima, oscura, maleodorante, contraddittoria. La stessa che talvolta ci spinge a scrivere stupidaggini e che ci fa amare così tanto.
Un'ipotesi dell'autore - una giustificazione per un modo di raccontare così allusivo - è che Notturno Indiano potrebbe servire da guida per un amante di percorsi incongrui. In realtà è una guida alla vita così com'è.

I libri da leggere sono spesso quelli che, pur mostrando le debolezze degli esseri umani, narrano di esistenze degne di attenzione e compassione. La protagonista Anna Karenina e i comprimari che le si muovono intorno non sono eroi o impeccabili caratteri, ma esempi del frastornamento che la vita crea, dell'insaziabile sete o della pigra menzogna. Sono tutti dannatamente veri in ogni sfumatura, osservati e descritti come solo una grande maestro della letteratura può. Il romanzo venne pubblicato per la prima volta alla fine dell'Ottocento, ma è ancora giovane e moderno (capita agli immortali). In un sondaggio Time lo ha collocato al primo posto fra i romanzi da leggere assolutamente.